Un prodotto editoriale, come può essere un catalogo, una brochure, un company profile, un libro o un magazine; racchiude in se diversi prodotti e differenti valutazioni; a partire dal layout e della gabbia grafica che lo compone, il layout di un libro non potrà essere uguale a quello di un magazine perché hanno scopi ed esigenze differenti: un libro deve essere facilmente leggibile mentre un magazine deve contenere approfondimenti, immagini, infografiche, interviste che per essere funzionali devono essere costruite su un layot flessibile.
Un altro aspetto fondamentale è la scelta del carattere tipografico, dove le valutazioni da fare sono molteplici, perché bisogna tener conto della leggibilità, ma anche della corporate identity, del tipo di messaggio da veicolare, e della tipologia di testo da inserire.
Grafici e infografiche sono l’elemento più scientifico del prodotto editoriale, infatti una buona infografica traduce correttamente dei dati complessi in linguaggio visivo stimolando la curiosità del fruitore nella lettura; no, non parliamo dei grafici a torta che troviamo sui report dell’ISTAT, o che vengono generati da Word; ma di un prodotto visivo articolato, studiato, progettato e disegnato per ogni singolo brief.
 La fotografia è un altro aspetto che determina un buon prodotto editoriale.
La bontà delle immagini è determinata non solo dalla qualità in termini di pixel ma include lo stile, la composizione, l’originalità e lo studio delle luci. Un progetto editoriale curatissimo con l’inserimento di fotografie amatoriali o di “fortuna”, ne comprometterebbero irrimediabilmente il risultato finale, vanificandolo.
Per questo motivo è consigliato valutare tutti gli aspetti all’inizio del progetto, in modo da avere un prodotto soddisfacente e di qualità.